Toscana insolita: itinerario nelle terre di Pisa
Cosa fare due giorni a Pisa? Un weekend tra campagna ed esperienze genuine. Sono toscana; ho girato il mondo e scalato le montagne del Perù ma non conosco abbastanza bene la mia regione. E in questo blog post provo a superare questo mio limite!
Tra casa mia e il confine pisano passano meno di 15 chilometri, eppure quel confine l’ho varcato di rado. A Pisa ho studiato e forse è stato quello il “trauma”. Nella mia testa Pisa = Università = Torre Pendente e niente di più. Orrore! Orrore anche solo a pensarla una cosa del genere. Grazie ad un press tour esperenziale organizzato da Tuscany for Weddings e Toscana Promozione non solo ho scoperto che Pisa vanta un’infinità di itinerari insoliti, ma ho anche toccato con mano cosa significa vivere esperienze autentiche e genuine nella “tua terra”. Ma non quella degli scatti iconici da Instagram. Non quella di Siena, il Chianti, Firenze e blablabla. Quella alternativa e ancora poco esplorata, ancora vergine, abitata da persone appassionate che la loro passione l’hanno trasformata in un mestiere. Quello dell’accoglienza.
Quindi, in questo articolo troverai spunti interessanti non tanto sulle “bandierine da piantare” e sui "posti da visitare”, ma sulla mia TOP 6 di esperienze che proprio non puoi perderti se ti trovi tra Pisa e dintorni.
Cominciamo?
Premessa: Tour leader per questi due giorni a zonzo per le terre di Pisa è stato Alessandro Bargagna che per mestiere fa la guida turistica. Con la sua associazione culturale City Grand Tour organizza itinerari insoliti ed alternativi. Un esempio su tutti? I tour teatralizzati!
1. OLTRE I CLICHE': DOVE DORMIRE A PISA
Borgo Colleoli, una tenuta immersa nella natura dove staccare la spina e ristabilire un contatto con sé stessi. La scelta è ricaduta qui, su un colle di tufo immerso tra gli oliveti. Una notte qui equivale a vivere un sogno: un soggiorno da principessa in una dimora di charme con ospiti (e proprietari) in arrivo da tutto il mondo. Oltre 60 appartamenti, piscine mozzafiato, angoli verdi e scorci che sanno di Toscana vera. Benvenuti in questa location, dove anche solo svegliarsi cullati dal cinguettio degli uccellini è un’esperienza meritevole!
2. IL TARTUFO DI SAN MINIATO: PRIMA LO TROVI, POI LO CUCINI E DOPO LO MANGI!
San Miniato è Medioevo, è via Francigena, ma soprattutto "per il mondo" è...città del tartufo! Non sono appassionata di tartufi ma dopo aver conosciuto Massimo la mia visione è decisamente cambiata.
Mai fatta una caccia al tartufo? E' l'ora di sperimentare! Con Truffle in Tuscany l'esperienza comincia a casa di un vero tartufaio, nato per l'appunto nella capitale del Tartufo Bianco Pregiato e uomo "di bosco " da generazioni. Il sapere, la conoscenza e l'entusiasmo di Massimo e della sua famiglia fanno il 50% della magia. Il resto? E' merito di Mela, Geo, Pepe e gli altri splendidi cagnolini da tartufo. Sono loro le vere star!
A bordo della super Panda ereditata dal nonno, Massimo ti conduce in un viaggio tra i sapori e i saperi del diamante della tavola. E che emozione quando il cane comincia a scavare; il fiuto non tradisce, il segnale è positivo, tartufo trovato.
Dopo la caccia, tutti da Letizia. Tavola apparecchiata in un contesto da sogno, un pranzo all'insegna dell'ecosostenibilità (come tutta l'esperienza, del resto), preziosi consigli di cucina, in particolar modo sui tartufi, e una cooking class a tema dedicata al Cibo degli dei.
3. A LEZIONE DI CUCINA A MONTEFOSCOLI (CON VISITA DEL TEMPIO DI MINERVA MEDICA)
Arianna & Friends, cuoche e custodi delle ricette e delle storie legate all'antica cucina toscana. A loro il merito di avermi fatto prendere gli "arnesi" del mestiere ed esser riuscite a farmi cucinare. Anche cose buone! Il contesto concilia mente e gusto. Siamo in una fattoria felice vecchia di 200 anni. Un casolare rustico dove vivono polli, galline, asini (gli inseparabili Romeo e Giulietta!), più di 400 ulivi, arnie e case sull'albero. Dove mettersi alla prova ai fornelli: le cooking class si svolgono nella stalla ristrutturata. Una vera chicca! In questa cucina il tempo si è fermato, i ricordi volano, mi torna in mente la me bambina alle prese con "gli odori" e il battuto di cipolle della nonna. Montefoscoli ha davvero un potere evocativo.
In menù (tutto cucinato dalla sottoscritta e dal gruppo di giornalisti e blogger invitati al tour) aneddoti, cenni storici ma soprattutto pasta al ragù bianco, braciole rifatte al pomodoro e una squisita torta al cioccolato e pere. Anche la pasta ha una storia tutta sua, quella della famiglia Martelli. Prima però è d'obbligo una visita al Tempio di Minerva Medica, nascosto in un boschetto di lecci ed eretto intorno al 1822 per volontà di Andrea Vaccà Berlinghieri, medico e luminare dell’Università di Pisa.
Mistico, misterioso, affascinante. Un posto da vedere!
4. PECCIOLI, IL MUSEO A CIELO APERTO E LA DISCARICA CHE NON TI ASPETTI
Mai sentito parlare del Triangolo Verde? A Legoli, frazione del comune di Peccioli (Pisa) c'è la discarica che non ti aspetti: bella, non emana cattivo odore e anzi. E' stata riqualificata e trasformata in un vero e proprio set scenografico. Un palco naturale dove assistere a concerti, shooting, matrimoni. Un impianto di smaltimento colorato con tanto di installazioni artistiche ed anfiteatro.
Protagonisti indiscussi sono i Giganti dell’installazione artistica “Presenze”: opera di Naturaliter. Simbolo di rinascita, di trasformazione: dal rifiuto ad una nuova vita, queste figure umane colpiscono per la loro maestosità.
Dalle opere di Sergio Staino (“All’altezza delle Margherite”), ai colori dell’artista britannico David Tremlet, il Triangolo Verde stupisce per le mille sfumature di creatività.
E già che ci sei, fai un salto a Peccioli, dove il passato si intreccia al futuro, luogo futuristico e visionario dove l’arte contemporanea abbraccia il borgo esaltandone storia e colori. Il centro al primo colpo d'occhio può ricordare il tipico borghetto medievale toscano con stradine, campanili, e tutt'intorno vigneti e uliveti. E invece eccole le installazioni: luci neon, forme geometriche, un tocco psichedelico che ha trasformato, negli anni, il volto del paese. L'arte contemporanea goduta dalla spettacolare caffetteria Gelso d'Oro ha un sapore ancora più speciale. La terrazza sospesa, si affaccia sulle colline dell’Alta Valdera. Il Palazzo Senza Tempo riserva diverse soprese: dentro e fuori. Scovarle è divertente. Frasi disseminate sui tetti, sulle facciate degli edifici invitano il visitatore a fermarsi, guardare, apprezzare e ripartire. E non anticipo di più perchè andare in cerca di opere ed installazioni è il cuore dell'esperienza!
5. AZIENDA AGRICOLA LE PALAIE: DEGUSTAZIONE CON VISTA!
Quasi 200 ettari di terreno, 20 vigneti, quattro rossi, due bianchi e un rosato. No, non sono esperta di vini e questa è stata la mia prima vera degustazione. Ma il valore aggiunto di questa cantina sta nell'aver saputo unire con lungimiranza vino e arte, sapore e natura. Nella terrazza con vista sui filari tutto è possibile, lo sguardo si perde, lo stomaco ne gode. Cibo sopraffino, un'esperienza adatta a tutta la famiglia considerando che in barriccaia, tra nicchie e mensole, sono adagiate alcune sculture (anche a misura di bambino) che trasformano l’ambiente in una vera a propria galleria d’arte. Ecco cosa rende Le Palaie così speciale.
6. ANDAR PER VILLE, IL SAPORE DEL RINASCIMENTO
Pisa e dintorni andando a caccia di tartufi e di....residenze d'epoca. Ecco un'altra attività che merita di essere sperimentata. Pisa è ricchissima di ville storiche e location che sembrano uscite da un libro di fiabe. Abbiamo visitato Villa Scorzi, la Certosa di Calci (imponente e maestosa) e la Villa di Corliano.
Allora, a Pisa c’è davvero solo la Torre pendente?
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