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#STORIEALCHECKIN

Fuga di compleanno a Camogli

Blitz tra il Golfo Paradiso e il Golfo dei Poeti, con una notte da regina. Ebbene sì: la mia prima (e credo unica) esperienza in suite con terrazza a picco sul mare e vasca idromassaggio. Tanti auguri a me!

COME FESTEGGIARE IL COMPLEANNO

Sono nata a gennaio e non ho mai simpatizzato per i compleanni. Sempre al freddo e quindi in cerca di neve (quando esisteva l’inverno e c’era la possibilità) o di locali ben riscaldati dove poter trascorrere una serata. Poi ho deciso di dare un significato tutto mio al giorno all’anno dedicato alla mia ri-nascita: coglierlo come un’occasione per farmi il più interessante dei regali, viaggiare. Per me festeggiarmi e festeggiare la vita ha ancora più senso se con un trolley da spingere e un biglietto in mano. Quindi sì; da qualche anno a questa parte per me il compleanno significa una cosa sola: invecchiare un po’ di più in un angolino di mondo tutto da scoprire. Che così, il pensiero del tempo che scorre via veloce si fa più dolce.

UN GIORNO A CAMOGLI, D'INVERNO


13 gennaio 2023: venerdì, che significa un weekend da inventare, che significa decidere in base al meteo se andare verso la montagna o verso il mare. Per la prima volta nella mia vita gennaio è stato sole, temperatura piacevole e quindi….destinazione mare. Mare che mi manca respirare ogni giorno, che mi mette tranquillità, mi distende i nervi, mi rilassa e mi riempie.


Due giorni, una notte e la voglia di una mini fuga in Liguria, regione che ahimè conosco soltanto per tre cose banalissime: il pesto, l’acquario e le Cinque Terre (anzi aggiungiamoci De Andrè e Villaggio). Un cliché. Ma spulciando guide e blog in una delle mie notte insonni, avevo scovato un borghetto splendido che si affaccia sul golfo Paradiso, nella riviera ligure di Levante.


Hai presente il tipico paese marinaro? Da inserire subito nella mia categoria mentale preferita, quella del piccolo ma bello: Camogli. Andiamo a Camogli, che evidentemente non è solo il nome di un panino dell’Autogrill.


IL BORGO DOVE SI SENTE SEMPRE IL MARE

In due ore di auto, eccomi arrivata. Quanto amo il mare fuori stagione! La prima cosa che mi ha colpito di Camogli? Si sente il mare. Sempre. Ad ogni passo. Da qualsiasi angolazione. Ovunque il mare ti culla, ti accarezza e ti abbraccia ed è una sensazione bellissima. Già questa vale il viaggio.




E poi case alte e dipinte a tinte vivaci che ti catturano lo sguardo. Finestre dipinte, le cosiddette “trompe l'oeil” raffiguranti balconi, fiori, gatti e persiane chiuse. E’ quasi un gioco capire quali elementi siano veri e quali no. Una cornice naturale che incanta, raccolta, dominata dalla Basilica di Santa Maria Assunta, la chiesa che compare in tutte le cartoline di Camogli. Confesso che non appena ho alzato lo sguardo e ho intravisto il profilo del paese, ho pianto dall’emozione. E’ stato un incantesimo, una magia, qualcosa di questo posto mi ha toccata nel profondo.


Non mi aspettavo un luogo così romantico. Tutto a Camogli parla d’amore. Il cielo stellato sul porto di notte, le barchette colorate che si piegano su un fianco, lentamente, come fossero in letargo. Bello il mare fuori stagione. Il vento che agita tutto, il cielo che in un attimo si fa grigio ma non rovina l’atmosfera.

COSA VEDERE IN UN GIORNO A CAMOGLI


Appena arrivata, per ambientarmi mi sono fatta un giro casuale, senza sapere dove andare. Camogli è tutta lì, a portata di sogno. Il borgo è fatto di saliscendi, scale e scorci arcobaleno.


Da non perdere (in ordine sparso):



  • Le code di balena di rete in ferro, istallazione artistica davvero scenografica.

  • Il presepe all’Isola, in pieno centro storico. Si inserisce una moneta e come per magia, il presepe marinaro si illumina, prende vita, si accende e incanta.

  • La passeggiata tra i cuori degli innamorati. Nel porticciolo, c’è una rete lungo la via che porta al molo, che è diventata un puzzle di storie bellissime. Appesi ci sono cuori (distribuiti dalla Pro Loco ogni anno per San Valentino) sui quali scrivere i propri nomi, una dedica, una promessa, un pensiero, un ricordo. E’ bello soffermarsi, leggere, sorridere e ripartire.

  • Anche al Castello della Dragonara, di epoca medioevale, guardiano del borgo e dell'intera costa, ci sono tracce d’amore; lucchetti, nomi e date.

  • Assaggiare i camogliesi ripieni alla crema di cioccolato e rum. La focaccia con la farinata. La famosa focaccia al formaggio di Recco. E potrei continuare. Tutto disponibile al panificio “In scio canto”.


  • Se siete amanti di tè, caffè, intrugli, tisane o cioccolate la sosta è obbligata alla caffetteria il bricco. Dagli orzi profumati, agli scaldacuore, dalla mela calda ai caffè speziati, una delizia tutta da provare. Scalda il cuore davvero, garantito.

  • Non sono amante del trekking ma credo sia bello percorrere uno dei molti sentieri panoramici che da Camogli portano alla frazione di Ruta e magari raggiungere Punta Chiappa, un altro caratteristico borgo marinaro

  • Mi sarebbe piaciuto tanto visitare la baia di San Fruttuoso, ma a causa del meteo sfavorevole i battelli non sono partiti. L’abbazia, per me, dovrà aspettare.




Una curiosità

Appesa ad una parete del centro storico (e non ci avevo fatto caso) c’è una padella gigante. A maggio durante la famosa sagra del pesce, questa leggendaria maxi padella di 28 quintali viene fatta "scendere" per friggere il pesce proprio lì, in mezzo al centro storico. Una tradizione cominciata nel 1952.





E quindi passeggiate lungomare, momenti di contemplazione dal terrazzo dell’hotel, e (tempo permettendo) gite in barca. Camogli è davvero un sogno ad occhi aperti. Golfo Paradiso, non c’è da chiedersi perché.


DOVE MANGIARE A CAMOGLI


Senza dubbio la trattoria del Duca. Pizze giganti e buonissime. Un’ampia scelta tra mare e terra, focacce e primi piatti. Ottimo rapporto qualità prezzo. Posto informale e consigliatissimo!


DOVE DORMIRE A CAMOGLI


Anche qui senza dubbio Il Sublimis Boutique Hotel. Affacciato sul mare. Ingresso scenografico, di forte impatto, sembra di essere su una nave. Tipica villa ligure del XIX secolo ristrutturata di recente, ha camere pazzesche. Si, l’ho fatto. Era il mio compleanno. Ho prenotato una suite con jacuzzi in terrazza. Tanti auguri a me!!!!




DA CAMOGLI A PORTOFINO


Da Camogli è davvero semplice raggiungere Portofino e così ho fatto, una mezz’ora di strada panoramica tutta curve per arrivare in uno dei luoghi più iconici della Liguria. Rinomata località turistica che devo dire la verità, non mi ha conquistata. La lascio volentieri ai personaggi del jetset internazionale. Torno a Camogli, patinata ma per niente snob.

DA CAMOGLI A TELLARO, SCOPRENDO IL GOLFO DEI POETI


Un giorno basta a visitare Camogli, e così 24 ore dopo sono a Tellaro, passando per Lerici. Tellaro è uno dei borghi più belli d’Italia. Siamo nel golfo dei poeti. Arroccato su di una scogliera, nel comune di Lerici questo è un gioiello per pochi. Autentico, silenzioso, ti ruba il cuore e te lo devi conquistare perché ci si arriva da una sola strada a picco sul mare, che attraversa uliveti secolari. Per il resto sono solo sentieri sterrati che precipitano verso la costa. Muretti a secco e mare a perdita d’occhio. Mozza il fiato. Il paesaggio è da favola e conduce un po’ fuori dai soliti itinerari turistici. Una perla da scoprire fuori stagione: c’ero io e qualche trekker. Auto parcheggiata di fronte al cimitero. Da lì si scende. Pochi locali (e quasi tutti chiusi). Solo scogli, mare, viuzze strette e intrecciate, casette color pastello e visto il periodo, anche qui presepi a tema marinaro.





COSA VEDERE A TELLARO IN UN GIORNO


Dal Natale Subacqueo alla Sagra del Polpo che rende omaggio a una leggenda, Tellaro è ricca di tradizione. E’ pura poesia. Lo scrittore e giornalista Mario Soldati scelse di trascorrere qui la sua vecchiaia; Eugenio Montale vi si fermò durante un viaggio in treno, e dedicò al borgo una poesia. Pittori e poeti da tutto il mondo l’hanno raccontata, Tellaro. Galleria Soto-Ria e Piazza della Marina sono due dei luoghi iconici, da cui è possibile godere di una splendida visuale sia del golfo che del borgo. Nelle vasche, ex lavatoio pubblico, ecco il presepe. Per un attimo mi ero dimenticata fosse gennaio. A Tellaro il tempo si ferma. E tu ti fermi con lui.

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