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#STORIEALCHECKIN

Procida fuori stagione

Aspettando la primavera nella Capitale della Cultura 2022

Case arcobaleno e tinte pastello, i gozzi dei pescatori adagiati su una tavola piatta, quella di Marina di Corricella. Le campane della chiesa di Santa Maria delle Grazie che rintoccano ogni quarto d'ora scandendo un tempo che sembra infinito. La cupola che regala un profilo inconfondibile. Salite e discese al profumo di limone. Ecco il biglietto da visita di questa perla del golfo di Napoli che sa di gentilezza e di poesia. A strapparti l'anima non sarà solo il suo antico borgo marinaro; la sorella minore e decisamente più verace delle mondane Capri ed Ischia è uno scrigno di tesori a picco sul mare. Appena 3,75 chilometri quadrati di superficie che ammaliano, incantano, seducono. Coste frastagliate e sabbia scura . Avvolgente e rassicurante Procida saprà cullarti, concedendoti luoghi ed attimi di pace, magia ed ispirazione.

QUANDO ANDARE A PROCIDA


Non mi sono mai piaciuti i viaggi (e nemmeno le fughe mordi e fuggi) in alta stagione. Se il principio dev’essere quello di staccare la spina e rilassarsi, Procida fuori stagione è quel che fa per te! L'isola è una coccola preziosa prima di rituffarsi nel tran tran quotidiano della vita di città. A marzo sboccia come un fiore e si sveglia lenta dal letargo durato un inverno intero.


Ho scelto il primo giorno di primavera per sbarcare sull’isola. Il 21 marzo, ancora un po' freddino, meteo incerto (ma mai piovoso). Nuvole che però non hanno oscurato mai tanta bellezza. Ed è proprio lontano dalla folla estiva, dall’arsura di agosto, con ancora tanti ristoranti chiusi ed i vicoli vuoti, tutti da scoprire senza dover sgomitare tra i turisti giornalieri, che si riesce ad apprezzarne l’incanto vero. Stabilimenti balneari che sanno di vernice fresca e cantieri aperti: ho avuto il privilegio di conoscere l'isola quando ancora non era pronta per il debutto della stagione estiva ma si stava facendo bella davanti al suo specchio d'acqua. E' in queste giornate di "preparativi" che splende davvero. Quindi sì! Consigliata nel periodo primaverile; ma con un piumino per la sera da mettere in valigia di rigore :-) Il vento soffia e la brezza marina si fa sentire!


COME RAGGIUNGERE PROCIDA


In treno con Italo da Firenze Santa Maria Novella (e un'ottima offerta sui biglietti) sono arrivata in 3 ore alla stazione centrale di Napoli. Da lì partendo da piazza Garibaldi, giusto tre fermate di metro linea 1 (si scende a Municipio) e si raggiunge il molo Beverello da cui imbarcarsi per le isole. In aliscafo, 40 minuti e arrivi a destinazione attraccando al porto di Marina Grande!



COSA VEDERE IN DUE GIORNI A PROCIDA


Non fare l'errore di sprecare questa occasione. Non puoi affrontare il viaggio per Procida (tra treno, aliscafo e metro non è poi così comoda come meta) e restarci soltanto una giornata. E' quando l'isola si svuota dai visitatori giornalieri, che scatta l'incantesimo. Due giorni bastano ad innamorarsene perdutamente. Ho fatto una lista di 10 esperienze da vivere sull'isola. La mia top 10. I motivi per i quali vale la pena prendere quel treno, quella metro e quell'aliscafo...e poi spegnere il telefono, fermare l'orologio. E godersi appieno quel che verrà.


PERCHE' ANDARE A PROCIDA


Il più suggestivo dei risvegli, quello col "mare negli occhi", vale il viaggio. Dopo appena un giorno sarai già in astinenza da colazione vista baia, gabbiani e campane a buttarti giù dal letto.

1) DOVE DORMIRE A PROCIDA


Non è un caso che al numero 1 ci sia la scelta dell'hotel. Quella decreterà la qualità ed il valore (aggiunto) del tuo soggiorno sull'isola. E basterà ritrovarsi davanti a La casa sul mare (dopo aver affrontato una leggera salita dal porto, col trolley si può fare senza problemi!) per capire di essere nel posto giusto. Ovvero il paradiso. Un 4 stelle che è entrato a pieno titolo nella lista dei miei “nidi” preferiti al mondo. Un angolo di Mediterraneo che ti fa sentire a casa, ma ti regala l’esperienza incredibile di una vita vista mare (quella che agogniamo vivendo in città). Un'ex caserma affacciata sulla baia, dieci camere tutte con balcone e con la Corricella a portata di mano. E di clic.





La colazione nel giardino panoramico mozza il fiato. Quando si dice "iniziare la giornata col piede giusto". Non hai da fare altro che scegliere il tavolino con la vista migliore, stare in silenzio, contemplare il panorama sorseggiando il primo caffè della giornata (accompagnato dalle deliziose lingue di Procida, i dolci tipici!), chiudere gli occhi e tirarti un pizzicotto. Sappi che no. Non stai sognando.




La posizione dell'hotel è strategica e consente di raggiungere agevolmente sia l’acropoli di Terra Murata, polo culturale dell’isola, sia il porto commerciale. Gentilezza ed ospitalità dello staff fanno il resto. Ribadisco la scelta del soggiorno fuori stagione: con l'hotel mezzo vuoto, l’upgrade della camera è stata una vera sorpresa.


2) HOTEL VISTA MARE A PROCIDA


Se il punto 1 ti ha convinto, il 2 lascerà davvero il segno! Avevo prenotato la camera più piccola (e più economica); ma sono finita nella stanza con la terrazza più incredibile che avessi potuto immaginare. Quando ho inserito la chiave nella serratura non ci potevo credere. Ecco un'altra esperienza che vale il viaggio. La prospettiva più bella, quella che non stanca mai. Al tramonto, all’alba, con le nuvole, col cielo terso. Godersi il panorama dalla propria camera non ha prezzo. Basterà spostare la tenda per respirare il profumo di salmastro.





Da non perdere: due sere su due ho scelto il take away. Comodo, efficiente, di ottima qualità. Mi sono portata il ristorante…in camera, e questo perchè alla vista dal mio terrazzo non riuscivo proprio a farne a meno. Panini di mare, hamburger gourmet, acciughe fritte, "hand made ravioli". Apparecchiare sul tavolo dello spaziosissimo terrazzo di camera, è un'idea romantica, intima ed intelligente per ottimizzare tempi e costi. A lume di candela, un lusso per il cuore. Il mare in tavola senza dover uscire. Proprio a due passi dall'hotel, c'è La cucina di Assafà , ristorante fast food che si rivelerà la risposta ideale ad ogni curiosità gastronomica locale. Consegnano direttamente in camera!


E già che ci sei: da Assafà, un attimo e ti addentri a Casale Vascello, seicentesca borgata tutta volte e scale, il cui grande cortile le sere d’estate ospita anche concerti. Ti sembrerà di entrare in una proprietà privata; panni stesi, accoglienza calorosa e tanti spot fotografici!



3) PROCIDA, L'ISOLA DEL CINEMA


Forse non sai che... Procida è disseminata di pannelli informativi, targhe e rimandi al mondo del cinema. Su questo set naturale sono stati girati Il talento di Mr Ripley con Matt Damon, Detenuto in attesa di giudizio con lo straordinario Alberto Sordi, ma anche e soprattutto Il Postino di Massimo Troisi. Ed è a quest'ultimo che l'isola è davvero affezionata. Andare a caccia dei luoghi intitolati all'attore e regista partenopeo sarà un gioco davvero emozionante.


4) MAIOLICHE COLORATE


Bianche, blu, sui muri, sui pavimenti. Al sud si sa, le ceramiche riempiono gli occhi. Tra negozietti di souvenir e piccole boutique di artigianato inciampare in vere e proprie "opere d'arte" itineranti sarà divertente. Ad ogni angolo, una foto per immortalare "la mattonella" instagrammabile. Alcune riportano messaggi in dialetto, altre piccole pillole informative su Procida. Neppure i cestini per l'immondizia passano inosservati.




5) I GATTI DI PROCIDA


Il primo incontro è stato a Terra Murata, colonia felina a 5 stelle... mici intenti a rincorrersi, a giocare, ad elemosinare qualche carezza sul pelo lungo e lucido prima di tornare a dormicchiare al sole. Qualcuno si apposta al porto, in attesa del rientro dei pescherecci. Altri preferiscono "impietosire" gli avventori dei ristoranti strusciandosi tra le gambe del tavolo e reclamando qualche avanzo di pesce fresco. Felini, i re indiscussi (e indisturbati) dell'isola.




6) PROCIDA CAPITALE DELLA CULTURA 2022


Elsa Morante ha scritto qui il suo capolavoro l'Isola di Arturo. Graziella invece è il romanzo di Alphonse de Lamartine del 1852, ispirato ad un personaggio che ancora "vive" tra i vicoli dell'isola. Il calendario eventi in occasione di Procida '22 non è ancora stato inaugurato ma poco importa. C'è così tanto da leggere, vedere, vivere, sperimentare! Si comincia dalla Vineria Letteraria L’Isola di Arturo , il posto ideale dove gustarsi un aperitivo al tramonto tra libri, vini freschi del sud e paesaggio da contemplare. Basterà scendere dalle scalette e passeggiare sulla banchina per imbattersi in questo posticino speciale.


Anche Nutrimenti, titoli di mare e romanzi ambientati sull’isola, merita una sosta. Qui ho acquistato una raccolta di favole procidane, 13 storie della tradizione popolare. E ho deciso di portarmi a casa "Il postino di Neruda", giusto per riassaporare la magia di un testo che il cinema ha saputo rendere al meglio. Entrare nel libro e ritrovarsi catapultati, pagina dopo pagina, in una dimensione dove realtà e finzione si fondono. Dove il tempo è sospeso; perché le giornate a Procida (specialmente se leggi) non durano 24 ore. Procida è lentezza, e mai frenesia.




7) COSA MANGIARE A PROCIDA


Non c'è che l'imbarazzo della scelta. Però di certo non si può tornare a casa senza aver assaggiato le famose lingue procidane (a colazione, servite in quasi tutte le pasticcerie!). Da Caracalè ho provato un piatto di spaghetti acciughe e pecorino da leccarsi i baffi. Al ristorante la Gorgonia un antipasto di mare fresco, davvero squisito. Il fritto è buono ovunque, così come il pesto di limoni (ottimo souvenir da riportare a casa in barattolo). E a proposito di limoni, come non citare la tipica caprese ed il "fogliolì" (amaro alle foglie di agrumi dell'isola). Da segnalare: gli scugnizzi alla nutella e il panino di mare tataki; entrambi presi e divorati da Assafà.




8) FAT E BIKE: GRASSO E' MEGLIO


Visitare l’isola a piedi è piacevole ma...un giro in bici (con la pedalata assistita viste le pendenze) è un ottimo compromesso per vedere un po' di tutto divertendosi. Il primo giro esplorativo di Procida l'ho fatto con l'e bike. Bici elettrica noleggiata al porto (al costo di 25 euro per tutta la giornata) con ruote larghe che consentono ai ciclisti di pedalare su terreni con cui le bici normali hanno difficoltà. Tolto il primo quarto d'ora di rodaggio, anche i meno sportivi (come me) possono farcela! Un giro di prova per capire accelerazione, freno e innesco marcia, e poi via...vento nei capelli e salite senza fatica.




9) GLI IMPERDIBILI


Da Punta Pizzaco a Punta Solchiaro, da Marina Chiaiolella a Pozzo Vecchio. In bici vale la pena esplorare tutta l'isola. Merita una visita il cimitero a picco sul mare che si incontra prima di scendere verso la spiaggia del Postino (Pozzo Vecchio) scelta da Troisi per una delle scene più celebri del film. E poi su e giù fino a raggiungere l'isola dell'isola: Vivara è collegata a Procida con un ponte grazie al quale si può visitare su prenotazione la piccola e selvaggia riserva naturale.



Tappe d'obbligo sono Terra Murata (il punto più alto e antico dell'isola), il monastero di Santa Margherita, l’abbazia di San Michele, tutti luoghi visitabili durante una bella passeggiata a piedi. Dall'hotel basterà risalire la via Salita Castello a metà della quale

è già possibile godere di un panorama pazzesco. I due cannoni a lunga gittata appartenuti ad una nave della flotta inglese durante la repressione della Repubblica Napoletana del 1799, sono un punto fotografico davvero suggestivo. Così come l'enorme complesso decadente del Palazzo d’Avalos, ex carcere borbonico. Terra, cielo, verde e mare. Dall'alto di Procida ti sembrerà davvero di toccare il cielo con un dito.




10) SCOMMETTIAMO CHE...


Mi gioco una lingua di Procida che su 10 c'è almeno 1 punto che ti avrà convinto ora, subito, immediatamente, adesso a prenotare il biglietto e partire.


Buon viaggio, allora!

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