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#STORIEALCHECKIN

Basilicata coast to coast

Basilicata, che sorpresa! E che viaggio indimenticabile. Spesso per cercare emozioni forti si tende ad andar lontano, magari dall’altra parte del mondo. Quando la bellezza, invece, è a portata di mano. Il mio viaggio verso Sud è stato studiato nei minimi dettagli: 10 giorni tra Puglia e Basilicata per assaporare autenticità, tradizioni, storia e paesaggi. Ovviamente cibo, anche. Mare e borghi, città e attrazioni singolari.

Siamo a luglio, è già un caldo infernale e ci spostiamo in auto. Le strade sono semi deserte, non c’è turismo da queste parti e capita di trovarsi soli; in spiaggia, nella visita di un borgo. Sono tanti i km che percorreremo partendo da Firenze, ma ognuna delle mete da raggiungere è una tappa conquistata, un’esperienza nell’esperienza. Ecco la lista delle cose che non puoi perderti se ti trovi in viaggio in Basilicata. Cominciamo dalla prima immagine che ha ispirato il mio itinerario (un coast to coast non tradizionale e decisamente rivisitato) , la foto di copertina della Lonely Planet, mia fedele compagna di avventure. Per la prima pagina è stata scelta Pietragalla. 



1. PIETRAGALLA - il villaggio del puffi lucano


Un paesino di 3mila anime in provincia di Potenza, dove una sosta fotografica merita il parco dei Palmenti. Detto anche il Villaggio dei Puffi lucano.

Queste cantine-grotta scavate nella roccia (visitabili gratuitamente e ben visibili dalla strada, con parcheggio proprio di fronte) sono utilizzate ancora oggi per la conservazione del vino. Il colpo d'occhio ricorda il paese degli gnomi delle saghe nordiche. In realtà questo sistema di grotte per la lavorazione delle uve è oggi un luogo di grande suggestione: tra le vasche per la pigiatura e quelle per la fermentazione si può gironzolare liberamente. Giusto un'oretta e si riparte per la seconda tappa.






2. PIETRAPERTOSA - il volo dell'angelo


Benvenuti sulle Dolomiti Lucane; non ne avevi mai sentito parlare? Allora sei nel posto giusto. La seconda tappa si snoda tra guglie e rilievi mozzafiato. Il panorama salendo cambia, sembra di atterrare su un altro pianeta. Turchia?Cappadocia? Eppure no. Siamo in Basilicata e il piccolo gioiello di Pietrapertosa vale assolutamente una visita (e una notte). E' il comune più alto della Regione, meta prediletta per i trekker e gli amanti degli sport adrenalinici, il turismo qui si concentra soprattutto sull'attrazione del volo dell'angelo; volando tra le montagne sopra ad uno strapiombo di 400 metri legati ad un cavo d'acciaio si raggiunge Castelmezzano, in uno scenario pazzesco (e con un mezzo di trasporto insolito, ovvero una sorta di funivia umana). Scarpe comode e via, per raggiungere la stazione di partenza si cammina qualche minuto.


Alla sera (viste le temperature roventi) sarà piacevole scoprire l'arabata di Pietrapertosa, la parte più antica dell'abitato dove i saraceni si rifugiarono nel IX secolo.

Pietre maestose, pietre ovunque. Case di pietra. Case incastonate nella pietra.


dove dormire a Pietrapertosa: Al Vico Primo Rustic Chic, un alloggio davvero suggestivo. Charme e pietra, si respira la storia tra mura dal sapore antico impeccbailmente ristrutturate.


dove mangiare a Pietrapertosa: Piccolo Ristoro Le Rocce, a conduzione familiare. Rustico, come piace a noi. Trovare il "vico" giusto sarà una bella caccia al tesoro (senza google maps, difficile orientarsi). Seduti in terrazza, abbiamo ordinato (e scoperto) i peperoni cruschi, chips tipicamente lucane delle quali non abbiamo più fatto a meno!







3. CRACO - il paese fantasma


Prima di Matera (e circa 50 chilometri di distanza), ecco il borgo senza tempo, raggiunto dopo curve, tornanti, campagne bruciate dal sole e calanchi spettacolari. Craco vecchia è un paese disabitato, ma davvero suggestivo. Scelto come set di moltissimi film italiani ed internazionali (uno su tutti "La passione di Cristo" di Mel Gibson) visitando la zona, ti sembra di immergerti in una realtà dimenticata da Dio. Non c'è traccia di abitante, eppure il famoso sito in abbandono ha un fascino incredibile. Il parcheggio e la biglietteria del "Parco Museale Scenografico" sono le uniche forme di vita; si prenota la visita guidata (è il solo modo per accedere al borgo e ha un costo di 11 euro a testa) e muniti di casco protettivo si entra nel "film". Procuratevi acqua e cibo perchè il paese essendo abbandonato non ha servizi!






4. ALIANO E I CALANCHI - il parco letterario Carlo Levi


Prima di questo viaggio non sapevo che negli anni del fascismo ad Aliano fosse stato mandato al confino Carlo Levi. Il suo capolavoro "Cristo si è fermato a Eboli" è ambientato qui, in questo paesaggio lunare, un borgo che sembra rimasto fermo a quel 1935 da lui narrato.


La porta a questo centro abitato è il parco naturale dei calanchi, sorvolato dai falchi, dove regna il silenzio assoluto. La visita del borgo ruota attorno al parco letterario "open air", per le vie si trovano diverse targhe a segnalare i luoghi più significativi del romanzo, e poi la Pinacoteca, il cimitero con la tomba dello scrittore, la Casa di confino, e di fronte al municipio la singolare attrazione della "Casa del Malocchio", anche detta la casa con gli occhi, che secondo la tradizione popolare serviva a tener lontani gli influssi negativi.


Una mezza giornata è più che sufficiente.

Dove mangiare a Aliano: Taverna La Contadina Sisina, non c'è il menu e i piatti sono rigorosamente quelli della tradizione contadina. Dal 1979.






5. MARATEA - Lo skywalk e la statua del Cristo Rendentore


Sembra di salire su per la montagna...e invece, ecco la cosa di Maratea. La perla del Tirreno. La "Dea del Mare". La litoranea seppur tortuosa e vertiginosa come strada, offre panorami incantevoli. Una caletta dopo l'altra, un susseguirsi di insenature e di frazioni; ci fermiamo ad Acquafredda, poco prima di Maratea, per alloggiare in uno degli hotel più strategici (qui il link): a picco sul mare, sembra nato dalla spuma delle onde. Con spiaggia privata (tra quella dell'Anginarra e quella della Luppa), adagiato su una baia selvaggia, è la base ideale per godersi il mare cristallino e il verde della montagna. Un posticino iper panoramico di cui innamorarsi a prima vista. Non mi scorderò le passeggiate in spiaggia di notte abbagliata dalla luce lunare.





Detto ciò, da non perdere a Maratea sono due cose:

  • il nuovo skywalk di Cersuta. Subito prima della galleria sulla Statale (occhi aperti perchè trovare l'imbocco del parcheggio non è semplice) ecco la strepitosa passerella costruita in corrispondenza del sentiero (ben più faticoso) chiamato "Apprezzami l'asino". Lo skywalk porta ad una terrazza di vetro trasparente "sospesa" tra cielo e mare.



  • la statua del Cristo Redentore. Ci siamo arrivati in auto dopo una serie sterminata di curve nauseanti (5 km!!) e di panorami incredibili sul golfo. Sembrava piccola e lontanissima la statua "appoggiata" sul Monte San Biagio. Più si sale, più si fa enorme, fino ad elevarsi per 22 metri di altezza. Un vero gigante! Lasciata l'auto al parcheggio, al costo di 1 euro in pochi minuti si raggiunge con la navetta l'ingresso del santuario. Un'emozione vertiginosa! Ultimata nel '65 dallo scultore fiorentino Bruno Innocenti, la statua di cemento bianco rimanda al più noto Cristo di Rio de Janeiro, con cui Maratea è per l'appunto gemellata.




6. MATERA - Un giro in notturna


La città dei sassi non ha certo bisogno di presentazioni. Ci arriviamo di sera, per una cena, solo così riusciamo a visitarla senza essere inghiottiti dall'afa.


Le più belle vedute sulla città?

  • Piazza Pascoli, il gran classico. La location perfetta per catturare l'emozione di una visita tra i sassi materani. C'è un po' da sgomitare!

  • Via San Giacomo, Via Fiorentini e piazza Duomo offrono scorci unici. Ma ogni angolo è magia.

dove mangiare a Matera: la pizza lucana più buona che ci sia. Cotta nel forno al legna. Condita con prodotti tipici, tavoli in piazzetta e tavoli nel bell'interno scavato nella roccia. La talpa ristorante nei sassi.


dove dormire a Matera: scelta strategica, non dormire a Matera! Ad appena 20 minuti, a Laterza (siamo in Puglia, il che può suonare strano), si dorme ugualmente nei "sassi" ma a cifre più accettabili. Ecco il posticino che ho scelto e che consiglio: Il vecchio frantoio.


Il giro in notturna, perdendosi tra i vicoli svuotati dai turisti, col cielo stellato sopra la testa e il sottofondo musicale degli artisti di strada, renderà la visita ancora più romantica e struggente.





7. SAN SEVERINO LUCANO - La giostra più lenta del mondo!


Immerso nel Parco Nazionale del Pollino, tra boschi e vallate, c'è uno dei siti più strani che abbia mai visto. Ecco la giostra panoramica RB Ride, su un'altura poco distante da San Severino Lucano, raggiungibile dopo infinite curve e strade che mettono a dura prova anche gli stomaci più forti. La giostra si trova al Belvedere Timpa della Guardia, non troppo comodo (ci si arriva solo in macchina). Siamo a 1125 metri di altezza, particolari difficoltà.


In un mondo in cui si corre alla velocità della luce, questa giostra sulla montagna lucana è un invito alla lentezza, a godersi il viaggio più che l’arrivo, a guardasi intorno senza fretta. L'istallazione allestita nel 2009 dall’artista Carsten Höller si compone di 12 navicelle colorate: effettua un giro in quarto d'ora. Una lentezza quasi esasperante in contrapposizione con le giostre ultramoderne che puntano su velocità e adrenalina. Non ci sono biglietti da acquistare perché si parla di arte pubblica.


Il regalo più grande che il visitatore porta a casa? Fermarsi, riflettere, toccare il cielo con un dito. E ricordarsi che anche nel viaggio è importante seguire il ritmo dei paesi visitati. Slow Living!




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